L’anno 2002 viene designato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite come Anno Internazionale delle Montagne. Da allora, grazie alla sempre crescente consapevolezza dell’importanza dell’ambiente montano, l’11 dicembre si celebra la Giornata Internazionale della Montagna. In questa occasione vorrei parlarvi di una bella storia legata al nostro entroterra, una storia forse non così nota come meriterebbe.
Nella zona del Parco Naturale dell’Aveto vive un branco di cavalli allo stato brado, tra gli ultimi in Italia, originatosi da animali rinselvatichiti dopo la morte del proprietario.
Nel 2009 nasce un progetto per tutelare e gestire questi splendidi animali, progetto che incontra all’inizio la diffidenza della popolazione locale, timorosa di un impatto negativo degli equidi sulle colture. Si verificano purtroppo anche episodi gravi di bracconaggio.
Tra gli entusiasti fondatori, la Dott.ssa Paola Marinari, medico e grande appassionata di cavalli e di fotografia, crede che i cavalli selvaggi siano da considerare una risorsa per il territorio e non un problema; nel 2010 propone l’horsewatching non solo per il monitoraggio degli animali, ma anche come attività da offrire ai turisti.
Nel 2011 la Dott.ssa Evelina Isola, naturalista e dottore di Ricerca in Scienze della Terra, si unisce al progetto curando in particolare la parte scientifico-divulgativa e naturalistica delle escursioni. Evelina riconosce il valore biologico ed etologico dei branchi definiti selvaggi ed il ruolo che possono avere negli equilibri dell’habitat.
Il progetto ‘I Cavalli Selvaggi dell’Aveto – WILD HORSEWATCHING ®’ negli anni cresce e diventa una realtà apprezzata in Italia e all’estero, giusto riconoscimento per la competenza, la passione e l’impegno profuso dalle ideatrici. L’educazione ambientale, la divulgazione naturalistica e la sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni sono tra gli obiettivi perseguiti.
Oggi è possibile ammirare e fotografare questi animali eccezionali grazie ad un ricco programma di escursioni che consentono di avvicinare i cavalli sotto la supervisione della Guida Naturalistica, che vigila affinché la presenza umana non arrechi danno o disturbo al branco. Ogni escursione ed attività è organizzata nel pieno rispetto della sicurezza dei partecipanti e dei cavalli.
Le uscite di horsewhatching sono anche un’ottima occasione per visitare il Parco Naturale Regionale dell’Aveto, un’area dell’Appennino Ligure molto interessante per la ricchezza e diversità degli ambienti, che comprendono valli soleggiate, praterie umide e vette montuose di notevole altezza.
Se cercate un’occasione per staccare la spina ed immergervi nella natura, per vivere una parentesi di relax e riprendere ritmi di vita più lenti, qui i contatti per richiedere informazioni alle Guide Naturalistiche e saperne di più sui Cavalli Selvaggi dell’Aveto.